Abstract:

Il 15 marzo del 1924 a Rocca Canavese, vicino a Torino, la fabbrica di fiammiferi Phos Italiana espode provocando la morte di 4 uomini e di 17 giovanissime operaie. Una tragedia che colpisce una comunità ancora prevalentemente contadina, che si trova suo malgrado protagonista di uno dei più gravi incidenti sul lavoro di quegli anni. A cento anni dalla tragedia questo libro riporta la vicenda all’attenzione del pubblico, valorizzando la ricerca storica e ripercorrendola in forme diverse.

Carlo Boccazzi Varotto aggiorna e amplia il lavoro di ricostruzione storica che già nel 1999 l’aveva portato a pubblicare il saggio Le piccole fiammiferaie: una tragedia del lavoro dimenticata.

Anna Gasco propone un commovente ritratto della condizione femminile nelle comunità contadine di inizio Novecento, ispirato alla testimonianza di una sopravvissuta al disastro della Phos.

Tiziano Picca Piccon e Daniela Gaiara narrano la vicenda attraverso un copione teatrale ancorato alle fonti, costruito sulle testimonianze, sui documenti e sugli articoli di giornale dell’epoca.

Veronica Pia infine racconta il disastro per immagini, dal punto di vista di un’operaia bambina e di un militare soccorritore, con una graphic novel molto efficace ed essenziale. Ne risulta un racconto corale, polifonico, che restituisce una tragedia del lavoro senza indulgere nel sensazionalismo o nella retorica, attenendosi ai fatti. Fatti che ancora oggi ci colpiscono e ci indignano perché ci parlano di diritti negati, di sfruttamento di bambine, di ingiustizie irreparabili che colpiscono comunità già piegate dalla guerra e dalla miseria.